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lunedì 20 giugno 2011

La villa di Adriano era orientata al solstizio





immagine del fenomeno solstiziale









La tenuta di campagna dell’imperatore Adriano, Villa Adriana a 30 chilometri a est di Roma è stata progettata tenendo conto dei fenomeni solstiziali ; pur essendo un luogo dove l'imperatore romano poteva  rilassarsi e dimenticare il peso del potere, egli non avrebbe mai potuto perdere completamente la cognizione del tempo, secondo l'opinione di Marina De Franceschini, un archeologa italiana che crede che alcuni degli edifici della villa siano allineati in modo da produrre effetti di luce solare al variare delle  stagioni.

Per secoli, gli studiosi hanno pensato che circa  30 edifici della sontuosa tenuta di campagna di Adriano fossero stati orientati in maniera più o meno
casuale ma l’archeologa  dice che durante il solstizio d'estate,alcune  lame di luce tpassano attraverso due degli edifici della villa.

In uno di essi la  “Roccabruna” durante il  solstizio d'estate la luce  entra attraverso una fessura a forma cuneo e illumina una nicchia posta sul lato opposto dell’ambiente.
 In un tempio dell’edificio dell'Accademia, la  De Franceschini ha scoperto che la luce del sole passa attraverso una serie di porte, durante i due solstizi (d’inverno e d’estate).

L’archeologa italiana dice che gli allineamenti le hanno fornito una nuova chiave di lettura del monumento imperiale, essa è infatti convinta che i due edifici presi in esame siano collegati da una spianata da lei interpretata come una via sacra" utilizzata durante i riti solstiziali in onore della Dea Iside.  Lo studio degli antichi testi e alcune statue ritrovate nel sito avallano l’ipotesi che nella villa si svolgessero dei riti volti ad onorare la Dea egizia che fu adottata dai romani.
Marina  De Franceschini, che lavora all'Università di Trento pubblicherà un questa estate un libro che descriverà il suo studio archeoastronomico, iniziato grazie ai due  architetti, Mangurian Robert e Mary-Ann Rayche per primi hanno notato i fenomeni solari di Roccabruna.

Allineamento astronomico

Robert Hannah, uno studioso di antichità classiche presso l'Università di Otago in Nuova Zelanda, dice che le idee della  De Franceschini sono plausibili e che i tempi sono maturi per ulteriori indagini

Hannah, che attualmente sta studiando gli allineamenti associati al sorgere di alcune  stelle nei templi greci di Cipro, ritiene che il Pantheon, un grande tempio di Roma dotato di una grande  finestra circolare in cima alla cupola, sia in realtà una gigantesca meridiana calendario e che la  luce del sole illumini determinati punti dell’interno dell’edificio durante  gli equinozi e il 21 aprile, compleanno della città.
Pochi edifici classici sono in base al loro allineamento astronomico, questo è dovuto al fatto che questi fenomeni sono più facili da osservare in monumenti megalitici come  Stonehenge perché in essi sono assenti manufatti potenzialmente contradditori


Jarita Holbrook, una astronoma culturale presso l'Università dell'Arizona a Tucson, non è sorpresa dagli  allineamenti solari nella villa di Adriano, secondo lei si tratta di una tradizione comune alla maggior parte delle culture, facendo notare  però quanto sia facile che gli edifici siano allineati casualmente con orientamenti  astronomici.
La  De Franceschini prevede trascorrere il prossimo solstizio d'estate nella villa di Adriano, con l’intento  di documentare gli effetti di  luce nel  tempio di Apollo con più precisione, sperando che non sia piovoso come quello dell’anno scorso.



Il Mulino del tempo.



Riferimenti
1.De Franceschini, m.&Veneziano, g. Villa Adriana: Architettura Celeste: I Segreti dei Solstizi (in stampa).
2.Hannah, r. tempo nell'antichità (Routledge, 2008
)

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