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venerdì 9 settembre 2011

ANGHELU RUJU - TOMBA A (articolo più video)


Come abbiamo anticipato nel precedente articolo visita alla necropoli di Anghelu Ruju - Alghero, oggi parleremo in maniera più dettagliata della più grande necropoli della Sardegna settentrionale, concentrandoci soprattutto sulle tomba A; nei prossimi post analizzeremo altre tombe, limitandoci ovviamente a quelle che hanno attirato la nostra attenzione.

La necropoli si compone di 38 domus de janas disposte in due nuclei, 7 nel primo e 31 nel secondo.


Breve storia degli scavi:


Nel 1903, durante dei lavori predisposti per la realizzazione di una casa colonica, furono trovati all'interno di una domus de janas un cranio umano ed un vaso tripode, tali reperti furono fatti analizzare da Antonio Taramelli, allora direttore dell'Ufficio delle Antichità della Sardegna, che riconobbe la loro antichità.
Nel 1904 iniziarono i primi scavi diretti dallo stesso Taramelli che si avvalse della collaborazione del Nissardi, il quale effettuò un rilevamento grafico relativo alle 10 domus de janas rinvenute che furono registrate con i numeri romani.
Nel 1908 il Taramelli effettuò altre esplorazioni e riuscì a scoprire altri 21ipogei. 
Nel 1936 l'archeologo Doro Levi intraprese un'altra campagna di scavi e furono individuate altre 4 tombe registrate con le lettere A, B, C e D.
Nel 1967, Ercole Contu  ritrovò la tomba VIII bis e le tombe E ed F innalzando a 38 il numero complessivo delle tombe.

La tomba A, come abbiamo già detto, fu scoperta da Doro Levi nel 1936 ed è priva di copertura nell'anticella e nella cella maggiore per via dei crolli. Tramite l'ingresso a corridoio è possibile accedere alla piccola anticella quadrangolare, dalla quale si arriva poi alla cella principale a pianta rettangolare disposta a T, dove sono presenti una cella e un letto funebre. A destra rispetto all'anticella si trovano altre tre celle (C, D, E) collegate tra loro.
La particolarità di questa tomba è rappresentata simboli magico- religiosi scolpiti sulle pareti, ossia le sei protomi taurine scolpite sulla parete destra dell'anticella, le due scolpite nella cella C e i 12 rettangoli presenti nel vano E. 



Fabrizio e Giovanna


Notizie tratte da:
Giovanni Maria Demartis, La necropoli di Anghelu Ruju

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