Beauvais, in Piccardia, è città
di antica origine preromana. Situata in felice posizione a metà strada tra
Parigi e Amiens, ebbe notevole importanza in epoca medioevale, come
testimoniano le grandiose strutture della sua cattedrale e altri monumenti
cittadini.
Certamente meno nota rispetto
alle illustri “vicine” di Parigi, Reims, Amiens, Laon, Chartres, Rouen, la
cattedrale di Beauvais merita particolare attenzione per alcune sue
particolarità, che ne fanno uno degli esempi più impressionanti del virtuosismo
architettonico sperimentato nei grandi cantieri gotici del XIII secolo nel nord
della Francia.
Sorto nel luogo della precedente
cattedrale, l’edificio si presenta incompiuto ed è frutto di diverse fasi
costruttive ben distinguibili e di vicissitudini documentate. Di quella che
sarebbe dovuta diventare una delle cattedrali più vaste d’Europa, possiamo oggi
ammirare il coro, il transetto e la prima campata della navata centrale.
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Vista transetto e coro da S-E |
L’interruzione definitiva del
cantiere alla fine del XVI secolo ha concesso la rara opportunità di poter
ancora osservare, davanti alla chiesa gotica, un moncone della cattedrale
preromanica, destinato a scomparire progressivamente con la costruzione del
corpo delle tre navate, mai cominciato. I resti di questo antico edificio sono
di notevole interesse; datata generalmente al X secolo e rimaneggiata nell’XI e
nel XII, la chiesa primitiva, nota localmente come
Notre-Dame-de-la-Basse-Oeuvre, mostra forme architettoniche che la avvicinano
ai pochissimi esempi superstiti di architettura carolingia. Dell’impianto
basilicale con corpo trinavato si conservano la facciata, caratterizzata da un
profilo a salienti e da una grande finestra monofora con luce semicircolare, e
un piccolo tratto delle tre navate e dei fianchi, purtroppo molto restaurato e
risarcito nel corso dei restauri.
È documentato che l’antica chiesa
fu gravemente danneggiata da un incendio nel 1225.
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L'antica cattedrale fagocitata dalla "nuova" |
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Facciata dell'antica cattedrale carolingia |
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Particolare dell'interno |
L’avvenimento segna l’atto di
fondazione del nuovo edificio, che probabilmente venne iniziato poco tempo
dopo, più o meno contemporaneamente al cantiere della cattedrale di Amiens
(iniziata nel 1220), ma con proporzioni ancora più ambiziose: la nuova cattedrale
avrebbe dovuto essere una delle più grandi mai costruite e certamente la più
alta; l’evoluzione del sistema costruttivo gotico, perfezionatosi nel corso
della seconda metà del XII secolo e nei primi decenni del XIII, consentiva
ormai l’erezione di strutture notevolmente ardite; il coro della cattedrale di
Beauvais, a tre navate, con deambulatorio e sette cappelle radiali, fu portato
a termine con molta lentezza e completato in circa mezzo secolo, ed è ancora
oggi il più alto del mondo, con le volte a crociera che coprono lo spazio
interno a un’altezza di oltre 48
metri. Inoltre, per consentire l’ingresso libero della
luce attraverso le altissime vetrate (le finestre sono alte circa 18 metri), si tentò di
assottigliare al massimo possibile lo spessore dei contrafforti esterni e degli
archi rampanti che dovevano sostenere i carichi.
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Cappella del deambulatorio |
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Vetrate della parete S del coro |
Ne risultò una struttura
straordinariamente leggera e ardita, ma altrettanto fragile, dato che, già
pochissimi anni dopo la consacrazione, iniziarono a presentarsi i primi
problemi di stabilità, che portarono a un crollo delle volte del coro e delle
parti alte dei muri perimetrali nel novembre del 1284. I lavori di restauro e
ricostruzione procedettero fino a circa il 1350, e dovettero per forza di cose
apportare delle piccole modifiche al progetto iniziale, al fine di dare
maggiore stabilità all’edificio: la pianta rimase invariata, ma venne aumentato
il numero dei pilastri riducendo la luce degli archi (particolare che, tra
l’altro, dà alla struttura interna uno slancio ascensionale ancora maggiore:
gli archi si impostano a oltre 20
metri dal suolo) e rinforzando il sistema dei
contrafforti radiali all'esterno. L’altezza rimase immutata.
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Coro |
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Coro
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Dalla metà del
Trecento e per tutto il Quattrocento il cantiere subì una lunga stasi, anche a
causa della precarietà della situazione politica ed economica del Regno,
funestato dagli avvenimenti della Guerra dei Cent’anni.
Il cantiere riprese vigore
nell’anno 1500, quando si pose mano all’edificazione del transetto trinavato davanti
al coro; la nuova struttura, caratterizzata da una ricca decorazione in stile
gotico flamboyant, si salda
armonicamente al coro due-trecentesco, specialmente per quanto attiene allo
spazio interno, dove le altezze e le proporzioni delle campate e delle volte dovettero
adattarsi a quanto già esistente.
Il nuovo transetto si
caratterizza esternamente per l’ esuberanza dei prospetti delle testate nord e sud,
caratterizzate da una ricchissima ornamentazione a traforo su tutte le
superfici.
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Testata del transetto S |
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Testata del transetto N |
Portato a termine in un cinquantennio, il cantiere venne chiuso con
l’innalzamento, sul vano centrale all’incrocio tra transetto e coro, di una
slanciata torre-guglia che superava i 150 metri di altezza, completata nel 1569.
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Incrocio tra coro e transetto |
La struttura superava in altezza la
guglia della vicina cattedrale di Rouen, da poco portata a termine. Una torre
del genere, di grande arditezza, non aveva eguali nell’Europa del tempo e
testimonia del persistere, ancora nel XVI secolo, della volontà di fare della
cattedrale di Beauvais la chiesa più alta della cristianità. Le murature della
torre si impostarono su una struttura delicata, già fortemente provata dal
punto di vista statico. Pochi anni dopo avvenne l’inevitabile: il 30 aprile del
1573 la torre crollò, portandosi dietro le volte del transetto, da poco
completate, e causando seri danni anche al coro. I lavori di ripristino
iniziarono quasi subito, come testimoniano le date incise nelle nuove volte del
transetto, ma la torre all’incrocio non venne riedificata. Giunti agli ultimi
anni del XVI secolo, un cantiere come quello di Beauvais risultava ormai fuori
tempo e, cosa di non poco conto, non era facile reperire le somme necessarie al
completamento dell’edificio, mancante ancora dell’intero corpo trinavato
longitudinale. Il cantiere venne allora definitivamente interrotto e la
cattedrale rimase incompiuta.
Al giorno d’oggi le strutture di
Saint-Pierre, splendide pur nella loro frammentarietà e discontinuità, dominano
l’intero abitato e sono visibili da chilometri di distanza.
La chiesa resta a
testimonianza delle potenzialità costruttive che i maestri del gotico andavano
sperimentando nelle cattedrali francesi nella prima metà del XIII secolo e
anche del sogno, purtroppo portato a compimento solo in parte, che sta alla
base del progetto duecentesco: conferire alla piccola città piccarda il primato
di avere la chiesa più alta della cristianità.
I problemi statici dell’edificio
non si sono interrotti con il compimento dei lavori cinquecenteschi, e ancora
oggi la chiesa deve continuamente essere sottoposta a interventi di
consolidamento e restauro, tesi a prevenire ulteriori danni alle già tormentate
strutture medioevali.
Non è questa la sede per una
descrizione di questi interventi: basti dire che alcune opere restano visibili
a tutti, in quanto all’esterno il coro si presenta completamente incatenato a
diverse altezze, onde evitare pericolosi movimenti tra i contrafforti e le
pareti; all’interno sono invece state installate, nei due bracci del transetto,
alcune armature fisse di controspinta.
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Braccio N del transetto |
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Braccio N del transetto
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All’interno l’edificio è ulteriormente
arricchito da alcuni preziosi arredi e da un interessante corredo di vetrate,
databili a epoche diverse, dal XIII secolo a oggi.
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Volte del coro |
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Arcate della parete N del coro |
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Volte del deambulatorio |
Nicola S.
che bello il tuo blog, interessantissimo, mi piace e mi sono appena iscritta, ricambi? grazie!
RispondiEliminacredo sia l'unico blog dove i post sono illustrati con semplicità e chiarezza, pur trattando argomenti molto complessi! complimenti!
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