Gran parte dell’enorme importanza
bellica che i Templari raggiunsero in Terra Santa, fu legata al possesso di
fortezze, castelli, borghi e case fortificate dotate di fattorie e orti,
ricalcando di fatto la loro organizzazione economico-militare in Europa.
Molti principi franchi si resero
conto che il mantenimento di piazzeforti di grandi dimensioni era
economicamente fuori dalla loro portata, perciò quando gli eventi bellici si
inasprirono, chiamarono gli Ordini Militari a presidiare tali difese che spesso
venivano loro donate.
La scelta di donare e affidare le
opere difensive agli Ordini era dettata sia dal noto valore militare di
Templari, Ospitalieri e Teutonici, sia dal fatto che essi disponevano di
ingenti patrimoni tali da permettere di mantenere in perfetta efficienza gli
avamposti in Terra Santa.
Il sistema di difesa del
territorio in Terra Santa era basato sugli ordini militari, ma risultava
frazionato, infatti il pattugliamento delle strade e il controllo dei luoghi
strategici risultava impossibile nei territori d’Oltremare; prima di tutto
perché i territori passavano repentinamente dai Cristiani ai Musulmani e poi
perché le fortezze erano distribuite in maniera del tutto irrazionale.
A fronte di una massiccia
presenza di piazzeforti tra Giaffa ed Haifa si aveva un’assoluta mancanza di
presidi nei punti di grande rilevanza strategica come i passi interni e i
valichi di montagna.
Da questo quadro
difensivo-territoriale risulta chiaro che le grandi fortezze templari di Acri e
Gerusalemme ebbero un’importanza strategica di gran lunga maggiore rispetto
alla fitta rete di castelli e fortezze disseminate nel territorio che ebbero
per lo più un’importanza logistica, in quanto svolgevano funzione di caserme e
centri di presidio di polizia, da utilizzare come punti di partenza per
attaccare gli Arabi.
La valenza logistica dei presidi
templari fu data, probabilmente, dal fatto che al loro interno trovavano posto
grandi magazzini di alimentari, riserve d’acqua e una grande quantità di armi,
dalle quali attinsero anche le armate cristiane di passaggio.
L’Ordine del Tempio non
possedette mai in Terra Santa più di una decina di castelli e fortezze
contemporaneamente.
I primi castelli dell’Ordine in
Palestina furono fortezze di origine bizantina situate in Siria settentrionale,
alle quali poi se ne aggiunsero delle nuove soprattutto durante la Terza
Crociata (1189-1192) ad opera di Riccardo Cuor di Leone e Filippo Augusto di
Francia.
In questo periodo vi fu una vera
e propria rivoluzione dell’architettura, che caratterizzò le opere difensive
fino alla scoperta della polvere da sparo.
Per edificare le loro fortezze
Templari utilizzarono tecniche sia tecniche di origine bizantina, sia quelle
provenienti dai nuovi sviluppi in campo ingegneristico-bellico, provenienti
dall’Europa.
La tipica fortezza medievale del
XII sec. vide la nascita del mastio, una grande torre in pietra fortificata e
dotata di feritoie. Questa struttura si rivelò ben presto inadatta a sostenere
l’impatto delle nuove tecniche di assedio e di assalto, molto spesso
accompagnate dall’utilizzo di macchine da guerra.
In risposta alla minaccia delle
tecniche d’assedio, il mastio venne circondato da una o più cinte murarie
collegate fra loro e dotate di torri di dimensioni più contenute di quella
centrale, sormontate da spalti e da camminamenti di ronda.
Tali camminamenti merlati vennero
dotati di feritoie che coprivano il tiro dei difensori e di caditoie dalle
quali il nemico veniva sottoposto ad una pioggia di sassi, di frecce e a volte
dal famoso olio bollente.
Un ulteriore innovazione fu
rappresentata dal cosiddetto “fuoco di infilata”, che consisteva nella
realizzazione di una cortina muraria dotata di due punti protetti in grado di
attaccare autonomamente gli assedianti lateralmente.
Le nuove tecniche ingegneristiche
trovarono in Terra Santa la loro massima espressione nel grande Krak dei Cavalieri
Ospitalieri e nell’imprendibile Athlit dei Templari.
Nei prossimi articoli prenderemo
in esame nel dettaglio alcune fortezze del Tempio in Palestina.
Fabrizio e Giovanna
Notizie tratte da:
Ennio Pomponio, Templari in battaglia
Una fortezza la costruirono anche in Europa a TOMAR in Portogallo Aveva tre cinte di mura concentriche con accesso selezionato , nell'ultima ci entravano solo i monaci più fidati e gli inviati del RE , li avevano la Biblioteca e i loro tesori soprattutto di conoscenze Geografiche che portarono il Portogallo a possedere il Brasile grazie al trattato di Tordesillas , dove ci fu la spartizione delle terre sotto la linea dei Tropici .Trattato a cui partecipo' Vaticano e la Spagna .Qui i Portoghesi portarono delle mappe precise ma falsate che spostarono il meridiano ZERO che separava le Americhe dall'Africa più a Occidente .per cui inglobava le terre del Brasile . Quando gli Spagnoli se ne accorsero era tropppo tardi e il Brasile fu appannaggio dei Portoghesi come loro colonia
RispondiEliminaHai perfettamente ragione, la fortezza di Tomar è un gioiello dell'architettura militare del medioevo.
RispondiEliminaIn questa serie di articoli abbiamo trattato le fortezze dell'ordine in Terra Santa, a breve ci occuperemo di quelle del nostro continente,
Grazie per il tuo contributo.
Saluti, il Mulino.