Da Cagliari percorrere la s.s. 131 fino al km.143 dove si svolterà sulla s.s. 129, dopo circa 7 km sia la chiesa che il nuraghe saranno visibili sulla destra.
Il sito di Santa Sabina (o Sarbana) è il classico esempio di sincretismo nuragico-cristiano, la chiesa, che sorge a pochissima distanza dal nuraghe omonimo, è stata edificata sui probabili resti di un pozzo sacro e la grande stele centinata di una tomba dei giganti, fino a poco tempo fa era integrata al pavimento.
Il primo monumento che si incontra nel sito è la bellissima chiesa medioevale di Santa Sabina che, insieme alla chiesa di Santa Maria de Mesumundu a Siligo (Sassari), è l'unica testimonianza in Sardegna di chiesa a pianta circolare.
La sua struttura è resa ancora più particolare dall'innesto nel corpo centrale di due vani rettangolari.
Il vano centrale è coperto da una cupola ovoidale innestata su una struttura quadrata ed è coperta esternamente da un tetto conico, gli ambienti laterali sono invece sormontati da un tetto a doppio spiovente. L'ingresso è costituito da un protiro timpanato con un arco a tutto sesto a centina.
Ai lati del protiro sono presenti due blocchi di basalto scavati nella parte alta, utilizzati probabilmente come acquasantiere.
Ingresso con protiro |
Acquasantiera |
L'ambiente destro è chiaramente un rifacimento, mentre quello sinistro, probabilmente coevo al corpo centrale, è dotato di un ingresso indipendente.
La caratteristica che colpisce immediatamente il visitatore è la differenza cromatica tra la parte bassa della chiesa in trachite nera e la parte alta in calcare bianco, tale differenza secondo alcuni studiosi testimonia l'antichità dell'impianto centrale rispetto agli ambienti laterali.
Abside centrale in cui è evidente la differenza cromatica |
All'interno il corpo centrale comunica con quelli laterali voltati a botte attraverso due archi a tutto sesto.
Ogni ambiente della chiesa è dotato di abside coperto a semicatino e illuminato da una monofora strombata nei due vani antichi e rettangolare in quello più recente.
Le tre absidi |
Monofora strombata abside vano sinistro |
Monofora strombata abside corpo centrale |
Monofora rettangolare abside vano destro |
Il nuraghe omonimo è un monotorre in basalto alto 8,60 m, dotato di scala elicoidale e tre nicchie disposte a croce all'interno della camera voltata a tholos.
L'ingresso, privo di architrave, presenta sulla destra una nicchia a profilo trapezoidale e, sullo stesso asse, si accede alla scala elicoidale di sezione ogivale che porta all'attuale sommità del nuraghe.
Ingresso privo di architrave |
Nicchia sinistra |
Nicchia centrale |
Nicchia destra |
Scala elicoidale |
Tholos |
Presso i due monumenti sono presenti i resti di un villaggio nuragico con capanne a pianta circolare e una tomba dei giganti in pessimo stato di conservazione.
Resti della camera funeraria della tomba dei giganti |
Fabrizio e Giovanna
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