Oggi, grazie alle carte moderne,
possiamo vedere il meridiano di Roma…ed apprezzare il lavoro di Vesconte
Maggiolo nel Planisfero di Fano. Ho rimarcato il meridiano di Roma. Siamo a
Genova agli inizi del 1500.
Nelle carte ( genovesi) di Caveri e del
Maggiolo c’è una immagine della Terra. Sono 180 gradi.
In queste due immagini il meridiano
centrale cade sulle Baleari.
A complicare il tutto esiste una
proiezione conica, del Maggiolo, fatta a Napoli nel 1511.
Cercherò di spiegare … quello che potrò.
Per le date c’è il problema delle cifre
romane e di quelle arabe. Per i nostri esperti sembrerebbe che il Maggiolo
abbia avuto problemi con lo 0 (ZERO): il 1 5 4 viene letto 1504.
Osservate attentamente la proiezione
conica napoletana. Si parte dalla punta di Cuba. I 90° cadono sulle Colonne
d’Ercole (Gibilterra) e si chiudono i 180° sulla costa occidentale dell’India.
Questa lettura, immediata, dà per scontato che i settori di meridiano siano da
10 (dieci) gradi.
Non va bene.
Se io metto il meridiano centrale sulle
Baleari (come suggeriscono le due
immagini della Terra) e ricalcolo quei meridiani… vedo che per avere 90° ho
bisogno di 10 settori da 9 (nove) gradi. Per arrivare al Golfo del Bengala
debbo tracciare 20 settori da 9°.
Ho già segnalato che nelle carte del
1300 (cito solo Pietro Vesconte) la parte a occidente
delle Baleari ha una inclinazione e una scala diversa da quella orientale. Una
quarta di vento affermò Colombo … dando la colpa alla Bussola. E Toscanelli
viene deriso per i suoi settori da 250 miglia (da 4,5°) davanti a Lisbona.
Povero Marino di Tiro….
Rolando Berretta
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