Quando si parla di “Antiche Carte” si studia (e ci spiegano)
di tutto. Per gli schemi bisogna fare da soli.
Questo è uno schema completo. Sono 16 direzioni principali
della Rosa dei Venti e 16 direzioni intermedie (color rosso); totale 32.
Vediamo come si realizza uno schema simile. Iniziamo dalle
16 linee rosse.
Prendiamo un “qualsiasi” materiale per disegnare la Carta;
pergamena, pelle di montone o altro.
Disegniamo un QUADRATO interno assegnando un valore di 10 a
ciascuno lato. Tracciamo le prime 8 linee rosse come illustrato dal disegno
rispettando le misure segnalate dal quadrato. Tracciamo la croce centrale e
quella sulle diagonali (in azzurro). Pendiamo un compasso e, dal centro della
figura, prendiamo le misura con il punto A (o B) e tracciamo il nostro giro di
compasso. Sarà un giro di compasso idoneo alla grandezza del supporto. Notare
che la croce centrale, quella indicante le 4 direzioni principali N-S e E-O
verrà attraversata dal giro di compasso FUORI dal quadrato. A questo punto, con
il compasso, misuriamo la distanza tra A e B. Con questa misura possiamo
ricavare le altre linee rosse. Possiamo tracciarle tutte e sedici (16). Con la
stessa misura di compasso possiamo andare sulle linee azzurre e ricavare le 16
linee azzurre. Da queste ultime 16 linee azzurre possiamo ricavare lo schema
della carta con le 16 direzioni della Rosa dei Venti. Le16 linee rosse le
possiamo definire ausiliarie; servono per la parte tecnica.
Osserviamo come si presenta una Carta di Vesconte Maggiolo (1541)
seguendo le mie indicazioni.
Se non ricordo male, nel 1594, l’inglese Thomas Blundeville spiegò come costruire uno schema
simile nel: “Della Carta dei Marinai e
della marcatura di questa”. (Non mi
ha mai convinto.)
Innanzitutto
disegnate con un paio di compassi un cerchio tanto grande quanto pensate possa
adattarsi alla vostra carta, il quale cerchio rappresenterà l’Orizzonte; poi
dividetelo in quattro quarti uguali, tracciando due diametri che si incrociano
l'un l'altro, nel centro del suddetto cerchio ad angoli retti, di cui la linea
perpendicolare è la linea del Nord e del Sud, e l’altra che attraversa la
stessa è la linea dell'Est e dell'Ovest; alle quattro estremità di questi
diametri dovete porre i quattro venti principali, ovvero Est, Ovest, Nord e
Sud, contrassegnando la parte del Nord con un fiore e quella dell'Est con una
croce. Poi dividete ogni quarto del suddetto cerchio con i vostri compassi
in due parti uguali, mettendo le punte nel mezzo di ogni quarto; attraverso
queste punte o anche attraverso il centro del cerchio disegnate altre due linee
trasversali, che devono estendersi alquanto al di là della circonferenza
dell'Orizzonte; queste due linee trasversali insieme alle prime due linee
trasversali divideranno il cerchio in otto parti, e in tal modo avrete gli otto
venti principali. Fatto ciò, dividete ognuna delle
otto parti del suddetto Orizzonte in due parti uguali tracciando altre due
linee trasversali attraverso il centro e estendendole alquanto oltre la
circonferenza dell'Orizzonte come prima; in tal modo tutto il cerchio sarà
diviso in sedici parti, che saranno sufficienti senza il bisogno di altre
divisioni, che causerebbero una confusione di linee …
Questo particolare schema fece la sua prima apparizione
nella seconda metà del 1200.
Lo troviamo, con questa impostazione a 16 linee (direzioni),
nella CARTA PISANA.
Il quadrato da 10 unità per lato è presente ma è solo una coincidenza? Sembra
ignorare l’esistenza delle 16 linee rosse. Torniamo a Vesconte Maggiolo
Questa in azzurro è
la parte “geografica”. Lo schema che si vede in tutte le carte.
Questo è un utilizzo, ulteriore, delle linee rosse:
Tutto qui. Poi ci
sarebbero altre 2 inclinazioni …(in
rosso)
Vedo che il giovane Vesconte Maggiolo “il collega” si è studiato bene le 16 linee
rosse nel 1504.
Procurato il supporto?
Disegniamo il QUADRATO e dividiamo i lati in 10 parti.
Giriamo il quadrato a ROMBO e disegniamo, di nuovo, le linee
rosse. Per le linee azzurre bisogna inserire quelle che mancano, è semplice.
Cancelliamo i due quadrati. Completiamo lo schema
completo azzurro: la parte geografica. (Ringraziamo Vesconte Maggiolo e le sue
linee rosse.)
Carta di Maggiolo con schema azzurro per la parte geografica.
Qualche errore sia con il C.P.Artico e sia con il Tropico
del Capricorno; da approfondire!
A questo punto sono partite un paio di verifiche.
La rappresentazione della –Terra- al centro dello schema ha
sempre stuzzicato la mia fantasia.
Quell’immagine è presente nelle carte genovesi di Maggiolo e
di Caveri. Io vedo metà sfera con inclinazione 21 giugno (solstizo d’estate).
Sembra che la parte più meridionale inizi dal C.P.Antartico. Stessa cosa negli
schemi di Juan de la Cosa e della Carta Cantino. Siamo con carte inizio 1500.
Anche Gerardo Mercatore è partito dal C.P.Antartico per la sua celebrata
proiezione.
Abbiamo visto, in un precedente articolo, Cesare Ottaviano
Augusto interessato al Censimento di tutte le terre (lo ricorda Paolo Orosio).
A questo punto mi sono immedesimato nei cartografi romani.
Se traccio il meridiano su Roma e cartografo le terre a 90°
a est di Roma, e quelle a 90° ovest) quale immagine della Terra otterrò?
Grazie alle innumerevoli carte messe in Rete non si hanno
problemi.
Molto interessante. L’immagine restituisce il Golfo del
Bengala a oriente e la sola punta di Cuba a occidente. Non vorrei sbagliarmi ma ….
…questa immagine delle Terra la conosciamo bene.
Ho rivisitato la carta del Maggiolo con occhio diverso.
Quella carta riproduce 180° di Terra ed ha, al centro, il meridiano di Roma. Il
Maggiolo ha riportato le linee del C.Polare Artico, dei Tropici e
dell’Equatore ricavandole tutte dallo
schema con le linee rose. Mistero risolto.
E passiamo al Planisfero fatto a Napoli nel 1516.
A Napoli ha corretto il tutto. Questa volta ha ottenuto
Equatore, Tropici e C.Polari direttamente dalla griglia di quadrati (i gradi).
Nessun legame diretto con la “ragnatela” di linee rosse.
(per le
ultime due immagini ho usato schemi … alla Battista Agnese)
Siamo a Pompei. Nel 79 d.C.
l’Ananas era conosciuto.
(immagine trovata in Rete)
Rolando Berretta
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