Era il 6
settembre del 1522 quando i 18
superstiti, della spedizione di Magellano, fecero ritorno con la nave Victoria.
Antonio Pigafetta era tra loro. Di quel viaggio abbiamo, anche, le relazioni di
Francisco Alvo, di Giovanni Barros, di un Anonimo Portoghese e di un Anonimo
Genovese.
La
notizia deve aver fatto un certo rumore in Europa, ma dove erano passati? Per
le relazioni, a stampa, bisognava
attendere. Il racconto di Pigafetta ebbe, dopo, un notevole successo
editoriale.
Passiamo
a Genova.
Andrea Doria. (dalla Wipedia)
S'è dunque visto che Andrea Doria
diventò marinaio piuttosto tardi, oltre i quarant'anni. S'adattò benissimo:
riconfermato a capo della flotta, iniziò nel 1513 con due galee di sua
proprietà a pattugliare il mar Ligure ed il Tirreno, contro
i corsari barbareschi che costituivano una seria minaccia per la
navigazione e le coste. Il successo più clamoroso lo colse all'isola di
Pianosa, dove, assieme al cugino Filippino Doria, distrusse la flotta del
corsaro Godoli e nel 1519 con la cattura del corsaro Gad Alì.Intanto la
situazione italiana era nuovamente mutata. A Marignano (oggi Melegnano) i
francesi del nuovo re Francesco I sconfissero gli svizzeri (1515).
Ottaviano Fregoso accettò allora di consegnare Genova a Francesco, che lo nominò
governatore della città. Il mutamento istituzionale lasciò Andrea Doria al
comando della flotta, a combattere contro i corsari. A diciannove anni Carlo V
era diventato il sovrano più importante d'Europa, anche se il complesso
territoriale che governava era sparso su tutto il continente, unito solo dalla
sua persona, essendo privo di cultura, tradizioni e storia comuni, e con il
Regno di Francia proprio nel mezzo: cominciò così la contesa tra Carlo e
Francesco per il predominio sul continente.
Nel 1522, alla Bicocca, gli
imperiali sconfissero i francesi e, di conseguenza, di lì a poco le truppe
spagnole di Prospero Colonna conquistarono Genova e la misero al sacco.
Doria e la sua flotta riuscirono,
ancora una volta, a prendere il mare prima che arrivassero i nemici. Trovato
rifugio nella roccaforte dei Grimaldi a Monaco, l'ammiraglio
iniziò a compiere una serie di colpi di mano contro le coste occupate dagli
spagnoli, passando da un successo all'altro e riuscendo pure ad evitare
che Marsiglia, accerchiata dagli imperiali, si arrendesse.
L'assedio di Marsiglia (agosto-settembre 1524)
Le vittorie di Doria furono inutili.
Nel 1525 Francesco I perse la cruciale battaglia di Pavia, fu
catturato e trasportato a Madrid.
Passiamo
alla famiglia Maggiolo, i cartografi,
di Genova.
Recita la
Treccani:
di Antonello Pizzaleo - Dizionario
Biografico degli Italiani - Volume 67 (2006)
…Durante
la permanenza a Napoli, dove esercitava la sua arte come maestro privato, il M.
acquisì notorietà e prestigio notevoli: il suo nome doveva essere ben noto
anche a Genova, quando, nel 1518, il doge Ottaviano Fregoso lo invitò a far
ritorno nella sua città natale per assumere l'incarico di magister
cartarum pro navigando della Repubblica con uno stipendio annuo di 100
lire e l'obbligo di risiedere nello Stato genovese. Ben presto, le condizioni
di lavoro, inadeguate alle aspettative maturate con il trasferimento, e le
difficoltà burocratiche, connesse alla riscossione dello stipendio, risultarono
tanto gravose che il M., in una supplica del 1523 al doge e al Consiglio degli
anziani, chiese licenza di allontanarsi da Genova. Nell'esposto lamentava i
danni patiti dalla sua attività e dai suoi beni durante il saccheggio di Genova
del 1522 a opera delle truppe imperiali, danni ai quali si aggiungeva l'onere
di provvedere al sostentamento della famiglia del fratello scomparso. Con
decreto del doge Antoniotto Adorno gli furono negati sia il permesso di
allontanarsi dal territorio della Repubblica sia l'iscrizione del suo
stipendio nel bilancio ordinario dello Stato; in compenso gli veniva assicurato
il pagamento dello stipendio vita natural durante. Nel 1529 il Senato gli
riconosceva, inoltre, la facoltà di trasmettere il suo privilegio a uno dei
figli: Giovanni Antonio - da almeno quattro anni associato alla responsabilità
della redazione delle carte - o Giacomo (altrimenti citato anche come Iacopo).
Riassumendo:
abbiamo conosciuto Vesconte Maggiolo
e il figlio Giacomo (Jacopo)
Dove
erano Andrea Doria e Giacomo Maggiolo nell’anno 1523?
Questa
domanda me la sono posta dopo aver visionato una carta a firma di Vesconte
Maggiolo.
La carta
si trova nella Biblioteca Ambrosia di Milano. Ci sono due date.
-Vesconte
de Maiollo compose questa carta in Genova nell’anno Domini 1524 il giorno X
agosto.
-Vesconte
de Maiollo compose questa carta in Genova nell’anno Domini 1527 il giorno XX
dicembre. (Vesconte Maggiolo era un Cartografo: di quelli validi…)
Notare il
giro di compasso da 26 unità. Parallelo centrale su Capo Verde. Meridiano
centrale su Genova. Equatore, Tropici e C.Polare come da copione.
Ma come
si accoppiano due giri di compasso da 26 unità? Anche Juan de la Cosa, nel
1500, dimostrò poca dimestichezza (a parte l’India spacciata per America).
A questo
punto entrano in ballo le coste della NUOVA FRANCIA cartografate da Giacomo…
…Maggiolo.
Notare: si usano le 32 linee (sono indispensabili) per ricreare due giri di
compasso da 26 unità affiancati. Mettiamo da parte gli schemi. Vedete quel
passaggio, tra l’Equatore e il Tropico, che indico con una freccia gialla?
Altra
carta “atavica” sbagliata di 180°.
dal
riutilizzo di una vecchia pergamena lavata male. (Guerra a parte!)
Poi c’è
la versione di …Carlo V.
Nel marzo
del 1525 Giovanni Vespucci fu rimosso dal suo incarico per spionaggio a favore
dei Medici. L’Atlante, a cui stava lavorando, fu spedito a Papa Clemente VII (
Giulio de Medici) con la persona di Baldassarre Castiglioni: è noto come Planisfero Castiglioni. La
data è fondamentale. La data recita 1525. In questo planisfero la costa
orientale degli USA è tratteggiata.
Sarebbe fondamentale la corretta
lettura della toponomastica.
Nel 1529
Diego Ribeiro ci ripropose la copia sputata di questo planisfero ma:
dalla Wikipedia.
Lucas Vázquez de Ayllón (Toledo, 1475 circa – San Miguel de Guadalupe, 18 ottobre 1526) è stato un esploratore spagnolo.
Coltivatore di canna da zucchero sull'isola Hispaniola,
Lucas Vásquez de Ayllón comandò sei navi con 500 coloni, approvvigionamenti e
bestiame, partendo da Santo
Domingo a metà luglio 1526. Dopo avere esplorato la Georgia e costeggiato la Carolina, (a Cape Fear), sbarcò nella Winyah Bay
l'area dell'attuale Carolina del
Sud il 29 settembre 1526 (Festa degli Arcangeli ).
Egli
scoprì la Chesapeake Bay e fu il
primo navigatore che tentò di trovare un passaggio a nord-ovest fra
l'Europa e l'Asia. Inviò una spedizione in Florida sotto il
comando di Francisco
Gordillo, che nel giugno 1521
prese terra alla latitudine di 33 gradi, 31 primi, vicino Cape Fear in Carolina
del Nord. Durante la ricerca del passaggio a
nord-ovest, Ayllon partì da Hispaniola nel 1524 e scoprì il fiume James e Chesapeake Bay. Ricevette da Carlo
V una concessione sulla terra che aveva scoperto.
Diego Ribeiro ci ripropone la toponomastica
della Tiera de Ayllon. Però il
signor Lucas Vazquez da Ayllon cercava il passaggio che segnalò… Giovanni da
Verrazzano.
Quella
carta di Vesconte Maggiolo, con il Mare Indicum, permette di mettere a fuoco un
preciso momento storico. Le immagini parlano da sole.
Della
carta di Maggiolo va letta, attentamente, la toponomastica….
Curioso
trovare un’ISOLA MAIOLLO GENOVESA e
un DORIUS PROMONTORIUS. Nulla a che
vedere con la Toponomastica che riporterà Ramusio per il Viaggio di Giovanni da
Verrazzano del 1524, a parte l’Annunziata.
Carta di Girolamo Verrazzano; fratello e
cartografo di Giovanni.
E
passiamo al Giovanni da Verrazzano (che
fu in contatto epistolare con Vesconte Maggiolo; da quello che si legge).
Scrive
testuale ( Ramusio per …) Giovanni da
Verrazzano:
…Battezzammo con il nome di Annunziata, perché ricorreva la festa
dell’Annunciazione, la località dove si trova un istmo largo un miglio e lungo
circa duecento in cui, stando sulla nave, si poteva scorgere il mare orientale
a metà strada tra occidente e settentrione (direzione nord/ovest) che sicuramente è quello che bagna le
estremità dell’India, della Cina e del Catai….
Il
Viaggio era iniziato il 17 gennaio del 1524 e la relazione al re di Francia,
Francesco I, fu inviata da Dieppe il giorno 8 luglio del 1524.
La
lettera di Giovanni da Verrazzano è comprensiva di una postilla finale:
“A Leonardo Tebaldi o a Tomaso Sartini,
mercanti in Lione. Manderetolo a Bonacorso Ruscellai”
Immagino
quante persone (spie di Carlo V)
avranno letto e copiato quella lettera.
Anche
Ramusio ne diete alle stampe …. una copia.
A
questo punto un piccolo ripasso storico.
Papa
Alessandro VI (Borgia) tracciò la mitica Raya. Di qua i Portoghesi e di là i
Castigliani.
Scomunica
per chi infrangeva. 1522: Genova fu
saccheggiata dalle truppe imperiali.
E c’è la carta di Giacono
Vesconte .
Nel
1524 un fiorentino, tale Giovanni da Verrazzano, per conto del Re di Francia,
varca la mitica Raya. 1527 arrivarono a
Roma i Lanzichenecchi; il papa era Clemente VII (Medici).
Provate
a immaginare quale sfida fu il viaggio
di Verrazzano. Etc etc.
Tratto da
: Archivio Storico Italiano : Tomo XXVI
1887
Articolo
di : C. DESIMONI - Genova, 15 giugno 1877.
…Ramusio
ammettendo un nuovo viaggio aggiungeva, che Verrazzano disceso ad una
costa ignota e selvaggia fu da quegli indigeni preso, arrostito e mangiato;
Gonzales de Barcia (1) e Bernardo Diaz asserirono invece che egli fu catturato
presso alle Canarie da navi spagnuole e appiccato come pirata. I due ultimi
documenti che reca il chiarissimo Murphy dimostrano, senza più lasciare
appiglio a dubbi, che la versione di Barcia e di Diaz è la vera. Sono lettere
del licenziato Giovanni de Giles , le quali raccontano come
Giovanni Verrazzano in principio d' ottobre del 1527 fu fatto
prigione in mare con tutto il suo equipaggio da una squadra basca, fu condotto
dapprima a Cadice, fu di colà inviato a Madrid, ma giunto a Colmenar de Arenas
(tra Salamanca e Toledo) un ordine di Carlo V in data di Lorna 13 ottobre
stesso anno lo fece fermare colà, dove in novembre fu infatti appiccato. Un
gentiluomo francese preso in sua compagnia fu condannato alla galera perpetua.
Si
capisce facilmente che l'Imperatore volle toglier di. mezzo quell’ uomo perchè
era il più temibile de' nemici della Spagna; e dico temibile non tanto per le
piraterie che si esercitavano dalle due parti ed anche da ammiragli o vice,
come fu anche pirata il Colombo francese Di Caseneuve; ma specialmente
perchè Verrazzano conosceva e guidava i Francesi a quelle regioni,
sulle quali la penisola iberica pretendeva il privilegio della proprietà e de'
commerci, e donde traeva ricchezze sfondolate.
(1)
Ensayo chronologico para la historìa general de la Florida, Madrid,
1723.
E
concludo con il Planisfero Castiglioni.
Siamo nel
1525 (marzo). Giovanni Vespucci (e posso dimostrarlo!!!) riporta il Golfo del
Bengala a posto del Golfo del Messico. Riporta un nuovo profilo per le coste
USA/CANADA. Per la zona Giava, Sumatra e il Borneo comincia a disegnare qualche
profilo incompleto ma preciso.
Il grave
problema che si riscontra in tutte queste carte è la posizione della Terra dei
Lavoratori.
I
fratelli Corte Real (portoghesi) hanno esagerato con la distanza. Hanno approfittato di un banale errore dei
Veneziani che erano a Lisbona. Era il 1502. Kiushu (isola giapponese) è
diventata la mitica Terranova.
Anche
Battista Agnese, per posizionare le terre scoperte per il Re di Francia, ha
avuto problemi.
Siamo nel
1544.
Credetemi:
disegnare un giro di compasso a 32 … direzioni non è semplice.
Tutti
usano giri di compasso da 16. Le altre 16 linee a cosa servono?
Anche
Reis le riporta con tanta precisione.
Piccola
parentesi: Nella carta di Reis ho
evidenziato il Tropico del Cancro e l’Equatore. Ho evidenziato l’incrocio sulle
Isole di Capo Verde. A questo punto si dovrebbe riportare in scala questa carta
con le altre del periodo. Si sincronizzano gli schemi con l’incrocio di Capo
Verde e ci si rende conto che il C.Polare Antartico è tanto lontano. (Nessuna carta,con questi schemi, arriva Polo Sud. Arrivano al Circolo
polare Antartico. Mercatore compreso.)
Se poi si
leggono i viaggi di Amerigo Vespucci … si capisce che quelle terre, disegnate
da Reis, sono le Terre descritte dal Fiorentino. Vespucci è sceso sotto l’Equatore.
Vespucci è l’unico che, scendendo lungo le coste del Brasile, ha virato a
Sud/Est per tornare a casa.
Ritorniamo
alle 32 linee. Cercherò di spiegarle con:
Angelino
Dulcert (1339). Dulcert usa due giri di
compasso (azzurri) da 16 nodi (per me) o bussole minori (per loro, quelli che
studiano le Carte).
Se io
volessi realizzare uno schema centrale (nero) lasciando inalterati i profili
costieri debbo, per forza, trasformare i due giri di compasso azzurri a 32
nodi. Dalle nuove linee ricaverò il nuovo schema centrale.
E’ questione di pratica e tanta pazienza. (Io l’ho risolta in questo modo).
Ho
cambiato i profili costieri per spiegare un altro Maestro; tale Vesconte
Maggiolo.
La sua Carta da navigare è alla Biblioteca
Federiciana di Fano
Venne donata alla Biblioteca di
Fano nel 1862 da Luigi Masetti.
Datata intorno al 1504 e realizzata a Genova.
Vesconte Maggiolo è noto, anche, come Vesconte
de Maiollo o de Maiolo.
L’Inclinazione
del suo schema … non l’ho capita. Usa uno schema da 32 per ?????
Ego Vesconte de Maiollo compoxuy anc cartam de
anno domini 15,4 die VIII Juny in Ciuitatem Janua
Se
ripenso al giorno che ho cercato di capire lo schema di Nicolò Caveri …
… mi
vengono i brividi. Non c’era una linea orizzontale dritta. Era una schema a
fisarmonica.
Per non
parlare di tutto lo schema in generale.
In questo
schema ho trovato i miei primi pezzi di Australia con tanto di Tasmania.
La
datazione oscilla tra il 1502/4.
Sul
genovese Nicolò Caveri (De Canerio) trovate tutto sulla Treccani o sulla
Wikipedia.
C’è tutto
sui suoi rapporti con Colombo.
Poi, sono
passati quasi 16 anni, mi imbattei nelle questione Vespucciana. Mi capitò di
leggere qualcosa di Giuseppe Caraci che citava gli studi del Magnaghi.
Vedere
anche: “Bollettino della Società geografica italiana” serie VIII, vol. IV,
nov-dic 1951.
A
proposito di un Planisfero di Fano
(per me era turco) sono andati con la mano pesante riguardo un tale Goncalo Coelho messo a comandare le
spedizioni del Vespucci in Brasile. Sono pagine e pagine di ricerche negli
archivi portoghesi e brasiliani. Secondo i nostri due storici ( e ché STORICI!)
il Vespucci prese il comando della spedizione per l’incapacità di chi guidava
la spedizione per il Portogallo; si è dimenticato di dirci il nome della
persona. Dopo un secolo e mezzo … iniziò a circolare il nome di Goncalo Choelo
per la rivendicazione della scoperta del Brasile. Tutto l’edificio costruito su
questo personaggio è stato demolito. Questione interessante; molto! In me, che mi occupo solo degli schemi,
lasciò un traccia profonda. Mi capitò tra le mani la carta di un altro
genovese, tale Vesconte Maggiolo. Fui colpito dal suo schema e dalle linee.
Tutte dritte. Troppo! Nulla a che vedere con gli altri cartografi che
tracciavano a segmenti. Tratto unico, sicuro e dritto. Era diverso pure con
l’inclinazione dello schema. Ignorava come era fatto il Nord/Italia e,
meraviglia, ignorava come era fatta la costa ligure. Per essere un genovese mi
parve anomalo. Lo schema, invece, era di una precisione unica. Questa carta del
Maggiolo è identica a quella di Caveri. Stesso periodo, stessa scuola e stessa
carta. Mi sembrò normale.
E venne
il giorno che scoprii che c’è Maggiolo e Maggiolo.
Trovai,
inoltre, un sito: www.cristoforocolombo.com › Articoli Storici
che
ripropone il mitico (per me) Planisfero
di Fano e si racconta di come fu rinvenuto: è in ottima definizione. Sto trovando in rete chi sta attaccando
Vespucci (nuovamente) con questo Planisfero tirando in ballo Goncalo Coelho
riguardo la scoperta del Brasile. A questo punto mi sono ricordato del Magnaghi
e del Caraci e ho tirato fuori i miei vecchi appunti.
TERA DE
CONSALVO COIGO VOCATVR SANTA CROXE.
Da
-Memorie geografiche- Istituto di Scienze Geografiche e Cartografiche,
Università di Roma, Facoltà di Magistero, 1965 vol.III
Come
scrisse Giuseppe Caraci :
- ma volgiamoci a Goncalo Coelho: chi
era costui?- (Per me basta questa frase!)
E
aggiunge:
-tanto che uno dei più recenti e
documentati fra gli stessi critici portoghesi, il Malheiro Diaz, è costretto a
ricorrere al Vespucci, cioè, una volta ancora, alla LETTERA AL SODERINI, pur
dichiarando che questa “revela tantas contradicōes e tamanhos erros propositais
ou involuntârios, que sō a lastimāvel circumstancia de ser ele (la Lettera) a
ūnicâ testemunha neste proceso histōrico autoriza um historiador escrupoloso a
guair-se, para a narrativa de uma navigacâo portuguesa, pela relacâo de um
homen cujo nome nâo deixeu o menor vestigio no miliares do documentos que ainda
contemporâneamente existen nos arquivos de Portugal relativos as navegaćōes”-
Se non ho
capito male (traduttore automatico)
negli archivi portoghesi non c’era nulla di contemporaneo e sono costretti a
ricorrere alla Lettera; con tutte le sue contraddizioni.
Oggi
leggo di nuovi documenti ….
Pietro Martire d'Anghiera (Pedro Mártir de Anglería) resta sempre un punto di riferimento come i
planisferi Castiglioni/Ribeiro.
Riassumendo:
a quanti riscoprono, oggi, il Planisfero di Fano, del Maggiolo, del 1504…
ricorderei
che: quel particolore indizio, sulla scoperta del Brasile, è stato analizzato e
accantonato un secolo fa. (Peccato che
hanno analizzato solo quella zona del Planisfero.)
Il Gois, ambasciatore portoghese, rientrò
in patria nel 1544. Divenne il custode degli Archivi di Stato dove erano,
anche, i documenti di tutte le spedizioni transoceaniche. La CHRONICA DO
FELICISSIMO REY DON EMANUEL, dove si ricorda il viaggio di Goncalo Coelho
partito con sei navi alla Terra di Santa Cruz nell’anno 1503… è stata passata
al vaglio.
Per
quello che mi riguarda…
gli
schemi….
Non mi
sembrano identiche le copie che girano in rete. (Occhio all’emisfero centrale)
Sull’Autore
ho molte riserve…. (ho utilizzato
Battista Agnese; con Caveri è impossibile!)
Il
quadrato, girato a rombo, è presente nella Pisana. Con il compasso si ottengono
subito le 16 linee.
Quello
che chiarisce il tutto è l’inclinazione dei due quadrati. Se l’Autore avesse evitato di riportare le
linee orizzontali e verticali allineate con i lati dei due quadrati avrebbe
dato meno nell’occhio.
Qui mi
fermo con lo schema. Sono andato oltre…..
Rolando Berretta
Invito a leggere il testo
RispondiEliminaLA QUARTA DIMENSIONE & L’UNIVERSO NASCOSTO
Qui si può scaricare gratis
http://www.scrivereiltempo.it/2019/02/17.html