Su Nuraxi di Sisini su trova a sud dell’omonima frazione appartenente al comune di Senorbì a circa 200 m di altezza.
Attualmente si ritiene che il monumento
appartenga alla tipologia di nuraghi a tancato dove le torri affrontate si
raccordano tra loro grazie a due ali di muratura rettilinea.
Esempio di nurage a tancato, il Santa Barbara - Villanova Truschedu |
Questo nuraghe, a differenza degli altri a
tancato, presenta delle peculiarità come ad esempio il fatto che è il mastio
che ingloba la torre secondaria, mentre solitamente è quest’ultima che si
appoggia al mastio inglobandolo, inoltre presenta una simultaneità di fasi
costruttive nei tre volumi in cui si articola che risulta estranea agli altri
monumenti simili.
Le condizioni attuali in cui versa il
monumento rendono difficile una sua chiara lettura, ma l’accuratezza con cui
sono stati messi in posa i conci e l’eleganza formale che lo contraddistinguono
potrebbero indurre a paragonarlo ad altri famosi monumenti come il nuraghe Is
Paras di Isili
e il Piscu di Suelli.
Proprio quest’ultimo monumento potrebbe fornirci delle indicazioni per quanto riguarda la struttura della camera principale de Su Nuraxi Sisini, infatti, da una parziale lettura dei resti della struttura a tholos, non si evidenziano nicchie e il corridoio d’accesso risulta rifinito e molto ampio.
e il Piscu di Suelli.
Proprio quest’ultimo monumento potrebbe fornirci delle indicazioni per quanto riguarda la struttura della camera principale de Su Nuraxi Sisini, infatti, da una parziale lettura dei resti della struttura a tholos, non si evidenziano nicchie e il corridoio d’accesso risulta rifinito e molto ampio.
Interno della torre principale |
Corridoio d'ingresso |
La torre principale, come già evidenziato,
parrebbe costruita in fase con le due ali di muratura rettilinea, la sua
tecnica costruttiva è tipica della fase nuragica evoluta (come ad esempio il
tempio in antis e il pozzo sacro del Santuario Nuragico di Santa Vittoria di
Serri,
o l’area sacra di “Su Monte” a Sorradile) eseguita anche grazie all'espediente dell’utilizzo di un concio sagomato ad angolo che favorisce l’incastro tra i due paramenti murari.
Pozzo Sacro Santa Vittoria - Serri |
Tempio in antis Santa Vittoria - Serri |
o l’area sacra di “Su Monte” a Sorradile) eseguita anche grazie all'espediente dell’utilizzo di un concio sagomato ad angolo che favorisce l’incastro tra i due paramenti murari.
"Cucitura del paramento murario" |
Particolare del concio sagomato ad angolo |
Le due pareti divergenti che si concludono con un angolo netto, partendo dalla
torre principale stringono una probabile torre secondaria nel suo diametro
massimo.
Particolare della netta conclusione delle pareti laterali |
L’ingresso al monumento non è visibile,
nella maggior parte dei nuraghi a tancato l’ingresso al “cortile” avviene da una
delle cortine laterali, anche a Su Nuraxi di Sisini è probabile che l’accesso
avvenisse in una di queste strutture, infatti il fianco orientale risulta più
spesso rispetto a quello occidentale, questo potrebbe fare ipotizzare la presenza
di un’apertura architravata con due nicchie contrapposte; inoltre potrebbe
essere possibile l’ingresso dalla torre secondaria posto in asse con quello
della torre principale.
Breve
storia degli studi
Il
nuraghe fu oggetto di attenzione già dagli anni ’40 del 1900 in seguito alla
sua menzione nella tesi di laurea di uno studente di Guasila, Silvestro Ghiani,
al quale si deve anche la stesura del primo schizzo planimetrico,
successivamente ripreso da Giovanni Lilliu che ne ravvisò la similitudine
planimetrica con i tempio a pozzo di Santa Vittoria di Serri; negli anni ‘70 fu
studiato da Vincenzo Santoni che realizzò un nuovo rilievo planimetrico, pur
riconoscendo la similitudine con il tempio di Serri, egli escluse un contesto
abitativo - religioso, data la presenza di una tomba dei giganti nelle
immediate vicinanze (oggi non più esistente) che faceva invece supporre un
insediamento civile articolato in nuraghe, villaggio e tombe megalitiche.
Sempre Santoni riprese il discorso negli anni ’90 e inserì il monumento nel
quadro insediativo tipico della Trexenta a partire dal Bronzo Medio, accostando
la particolare perizia e cura del corpo a tholos con quella del mastio del
nuraghe Piscu di Suelli. Successivamente vi furono diversi studiosi che si cimentarono
nell’interpretazione della struttura ciclopica della Trexenta, tra i quali
spiccano G. Ugas che lo datò al Bronzo Recente per ragioni stilistiche,
G. Bacco che lo accostò ad alcuni particolari tipi di nuraghi a tancato come Sa
Domu ‘e S’orku di Sarroch
dopo aver individuato l’esistenza di una probabile torre minore raccordata con la principale, con la quale è in asse, tramite due braccia murarie e, infine, E. Contu che ritenne il monumento un pozzo sacro o una capanna e ipotizzò la presenza dell’atrio quale adattamento tardivo dovuto ad un cambiamento di funzione dello stesso monumento.
dopo aver individuato l’esistenza di una probabile torre minore raccordata con la principale, con la quale è in asse, tramite due braccia murarie e, infine, E. Contu che ritenne il monumento un pozzo sacro o una capanna e ipotizzò la presenza dell’atrio quale adattamento tardivo dovuto ad un cambiamento di funzione dello stesso monumento.
Fabrizio e Giovanna
Notizie tratte da:
Un *singolare monumento ciclopico della
Trexenta: il nuraghe "Su Nuraxi" di Sisini (Senorbì-Ca) / Emanuela
Solinas , Elisabetta Frau , Antonio Forci. Fa parte di La civiltà nuragica
: nuove acquisizioni 1. : atti del congresso (Senorbì, 14-16 dicembre 2000) ,
P. 287-299
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