La tomba dei giganti di Palatu sorge all’interno del
paese di Birori in provincia di Nuoro, edificata su uno strato di trachite
precedentemente spianato, fu scavata nel
1982 da Alberto Moravetti.
Il monumento è orientato lungo l’asse NO/SE, l’ingresso
al corridoio tombale absidato si affaccia a SE.
Il sepolcro di Palatu segue il classico schema a protome
taurina, con corpo tombale allungato preceduto da un’ampia esedra, che in
questo caso è formata da grandi lastroni infissi ortostaticamente nel terreno,
di essi ne sopravvivono in situ quattro per parte.
Esternamente l’esedra conserva una panca composta da
blocchi affiancati di medie dimensioni, che gli scavi hanno evidenziato essere
frutto di una seconda fase edificatoria di poco successiva alla prima.
Lo spessore murario tra le due ali dell’esedra e del
corpo tombale è costituito da pietrame minuto.
Della probabile monumentale stele centinata restano oggi
soltanto due monconi ai lati del portello d’ingresso, utili a quantificare la
sua grandezza.
Il corridoio funerario, lungo m 11.55, è costituito da
ortostati di base sormontati da filari di blocchi leggermente aggettanti sui
quali poggiava la copertura a piattabanda.
Poco dopo l’ingresso, nello spessore murario, si aprono
due nicchie quadrangolari contrapposte che presentano alcune differenze.
Quella di sinistra è delimitata lateralmente da tre
lastroni ortostatici e da uno di piano che si presentano lavorati con cura e
perfettamente connessi tra loro.
La nicchia posta a destra è del tutto simile all’altra
però il piano, che risulta essere leggermente sopraelevato, è costituito da due
pietre mal connesse tra loro e appena sbozzate.
Fabrizio e Giovanna
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