Questo riportano dall’Osservatorio
di Arcetri, sul loro sito:
www.arcetri.astro.it/~ranfagni/CD/CD_TESTI/TOSCNLLI.HTM
…. Toscanelli esercitò un'influenza
decisiva sulla decisione di Colombo di prendere il mare in cerca delle Indie
orientali navigando verso Ovest. Toscanelli scrisse una lettera nel 1474 a un
canonico portoghese, Ferdinando Martinez, che aveva avuto modo di conoscere in
Italia, in cui sosteneva che la via più breve per raggiungere le Indie era
proprio quella di navigare verso occidente. Per dare più valore alle sue idee
Toscanelli allegò alla lettera una carta del mondo preparata da lui stesso, da
cui risultava la superiorità della via occidentale rispetto alla
circumnavigazione dell'Africa (che era la rotta tentata dai Portoghesi a quel
tempo).
Ricostruzione ipotetica,
in proiezione cilindrica, della carta inviata da Paolo dal Pozzo Toscanelli a
Cristoforo Colombo
Nella lettera del 1474 Maestro Paolo scrive:
A Ferdinando Martinez, canonico di Lisbona, Paolo fisico salute.
...E quantunque molte altre volte io abbia ragionato del brevissimo camino,
che è di qua alle Indie, dove nascono le specierie [ovvero le spezie] per
la via del mare, il quale io tengo più breve di quel che voi fate per
Guinea.....ho deliberato per più facilità e per maggiore intelligenza dimostrar
detto camino per una carta, simile a quelle che si fanno per navigare et così
la mando a Sua Maestà, fatta e disegnata di mia mano, nella quale è dipinto
tutto il fine del ponente.... ..Dalla città di Lisbona per diritto verso
ponente sono in dette carta ventisei spatii, ciascuno de'quali contien dugento
cinquanta miglia fino alla nobilissima et gran città di Quisai...
La lettera è scritta supponendo che il lettore abbia dinanzi agli occhi la
carta allegata. Toscanelli nel resto della lettera argomenta che 26 spazi di 5
gradi, tanta era l'ampiezza dei fusi in cui era divisa la carta, sono quasi la
terza parte della sfera terrestre, ma cita anche l'esistenza di un'isola, detta
Antilia, intermedia, che potrebbe essere l'arcipelago delle Azzorre, e da
questa ipotetica Antilia ci sarebbero stati solo 10 spazi di 5 gradi ciascuno
per raggiungere il mitico Cipango [Giappone]. Paolo riduce quindi la distanza
tra Lisbona e le Indie a sole 6.500 miglia. A questa lettera ne fa seguito
un'altra, scritta direttamente a Colombo. Toscanelli non dice niente di nuovo,
ma dichiara di spedire a Colombo copia della lettera inviata al canonico
Martinez e invia anche un'altra copia della carta nautica.
Toscanelli, nelle sue lettere a Colombo, sbaglia sia la differenza di
longitudine tra Lisbona e le Indie, che è di circa 160°, sia la lunghezza del
grado espressa in miglia. L'impresa di Cristoforo Colombo si fonderà quindi su
due errori geografici, che derivano da misure astronomiche imprecise e da
errate conversioni tra unità di misura; questi errori, però non vanno
attribuiti al solo Toscanelli, essendo radicati nella cultura del tempo.
…. ( Fine del pezzo di Arcetri.)
Premesso che queste carte sono opera del Wagner: (è scritto in basso a sinistra della carta)
Recita
la Wikipedia:
Hermann Wagner (Erlangen. 1840 – Bad
Wildungen, 1929) è stato un geografo tedesco.
Docente all'università di Königsberg dal 1876 al 1880 e all'università di Gottinga dal 1880 al 1920,
fu collaboratore della casa editrice Justus
Perthes e direttore del Geogr.
Jahrbuch. Fu autore di un celebre Trattato di geografia generale, il
terzo volume del quale è dedicato alla ricostruzione della carta di Paolo Dal Pozzo Toscanelli [1] con una
serie di riferimenti storico-geografici. Presso la casa editrice di Gotha
pubblicò il Sydow-Wagners
Metodischer Schul-Atlas nel
1908.
1 - Die Rekonstruktion der Toscanelli - Karte
v. J. 1474 un die Pseudo - Facsimilia des Behaim-Globus v. J. 1492, Gotha 1894
N. 3 pp.208-312 (fine del pezzo da wikipedia)
Nel
1860, si è chiarito un grande mistero: Sono saltate fuori le due lettere del
Toscanelli indirizzate a Colombo; scritte in Latino: erano tra i carteggi di Papa Pio II.
( da : Historia rerum ubique gestarum – di Enea Silvio Piccolomini o Papa PioII
)
Pio II – Enea Piccolomini - nacque a Corsignano il 18 ottobre 1405 e morì
ad Ancona il 14 agosto 1464. Mio personale giudizio:
il
Wagner si è ispirato alle carte del veneziano Alessandro Zorzi che operò dal
1503 al 1506?
Recita,
inoltre, la lettera:
… Sua Altezza vorrebbe da me una
dichiarazione o una dimostrazione per rendere possibile anche a una persona di
media cultura di capire e intraprendere questo cammino. Io potrei fare ciò
tenendo una sfera in mano ….
Toscanelli
prosegue dicendo che indicherà la rotta su di una carta simile a quelle che si
usano per la navigazione. La carta mostra pure a che distanza bisogna
mantenersi, durante la traversata, dal polo Artico e dalla Linea Equinoziale e
quante miglia bisogna percorrere per giungere alle terre fertilissime delle
Indie…
L’Autore
della ricostruzione ha impostato una
carta con 135° sull’asse est/ovest e di 65° sull’asse nord/sud. Ha diviso in 26
parti la distanza tra Lisbona e le coste del Catay e…. poi non riesco a
seguirlo. I settori da 500 miglia romane all’Equatore sono identici fino al
C.Polare Artico.
Inoltre:
per ogni 4 settori (1.000 miglia) ci sono 15° di meridiano a tutte le
latitudini.
Se
ritornate alla prima carta del Toscanelli, quella a colori, noterete che è
sparita la cornice con i gradi. Ci sono solamente i settori. (36 settori …. stimati da 5°? Per un totale
di 180°?)
Se
si resta a Tolomeo …. dalle Azzorre al Golfo di Cattigara sono 180° . (Questa
misura non si discute).
Grosso
modo questa è la configurazione delle terre sui 360°. 180° di terre tolomaiche
e 45° del Catai di Marco Polo; e sono
225° . (225° come aveva detto Marino di Tiro). Mancano 135° di Oceano. E sono 360°
Piccolo
approfondimento:
Dopo
questa lunga premessa, se permettete, aggiungo due mie carte e il mio pensiero.
Uso
le mie, solite, carte per spiegare i settori da 250 miglia romane ricordati dal
Toscanelli.
Avete
appena letto (riportato da Arcetri) : La lettera è scritta supponendo che il
lettore abbia dinanzi agli occhi la carta allegata. Toscanelli nel resto della
lettera argomenta che 26 spazi di 5 gradi, tanta era l'ampiezza dei fusi in cui
era divisa la carta….
Datosi che la lettera recita: P.S. dalla città di Lisbona in linea retta verso ponente sono
indicati nella carta 26 (ventisei) spazi, ciascuno di 250 miglia, fino
all’illustrissima città di Quinsai. Questa città è situata nella provincia di
Mango, vicina alla provincia di Catai. Dall’isola di Antilia, che tu conosci,
fino all’isola di Cipango ci sono 10 spazi (dieci)….
Datosi
che 26 spazi da 250 miglia romane, davanti a Lisbona, non sono (e non corrisponderanno
assolutamente a …) 26 settori da 5° di meridiano, prima di dire che Toscanelli ha sbagliato, io
cercherei di capire meglio il tutto.
Abbiamo un solo dato sicuro: i 26 settori da 250 miglia romane.
Chi
ha tirato fuori i 5° non ha letto le lettere del Toscanelli.
Vorrei
attirare la vostra attenzione sull’ultima mia
carta: quella dove è inserita parte dell’Africa.
Roma
si trova a 41° 53’ 35” di
latitudine nord. (Wikipedia)
Se
si va sul parallelo posto a 42° 24’ 34’’ (42,40949) e lo si misura in miglia
romane si ottiene il valore di 20.000. Quindi in un solo emisfero sarebbero 10.000
miglia romane. Questo valore posso dividerlo in 5.000 o 1.000 o 500 o 250 o
100.
Posso
affermare che quel parallelo può essere diviso in 80 parti di meridiano da 4,5°
e da 250 miglia. I
calcoli si fanno facilmente.
Avete
presente lo sviluppo dell’Impero Romano??
All’altezza
delle Isole Canarie abbiamo 80 settori da 300 miglia mentre a metà Bretagna si
hanno 80 settori da 200 miglia romane…..
Questa
è la situazione approssimativa. Come
misure sono … stimolanti per ulteriori studi di approfondimento….
… e
si ritorna al punto di partenza. Un planisfero da 80 x 40
settori dove ogni settore vale
4,5°.
I
Tropici cadrebbero a 22,5° o 22° 30’
e i C.Polari a 67,5° o 67° 30’
I
90° sarebbero divisi in 10 parti da 9° invece delle attuali 9 parti da 10°.
(E’
pura fantascienza. E’ solo teorica! Sarebbe una Terra con la minima
inclinazione; brrrrr!)
E
…. adesso vediamo se tornano i conti a
quanti tirano in ballo i 5° di…. Toscanelli.
Ho
rimesso la cornice mancante. I gradi sono
sulla cornice esterna.
(notasi
che la ricostruzione della carta del Toscanelli riporta la stessa zona della
carta di Zorzi)
Se
il Wagner voleva raffigurare le terre contenute in 180°, un solo emisfero,
partendo dal Golfo di Cattigara, doveva terminare la sua carta all’altezza
delle isole delle Azzorre.
Lui
è arrivato fino alle Baleari.
Se
il Wagner mi imposta una carta, con una cornice graduata di 135° sull’asse
est/ovest, mi fa capire che era sua intenzione raffigurare il solo Oceano
Occidentale. Magari voleva evidenziare le sole isole in esso contenute. I suoi
studi riguarderebbero le conoscenze geografiche del periodo del Toscanelli. Se
osservo le sue due carte, che ho riportato, scuoto la testa perplesso.
Sicuramente
mi metterò a studiare il Toscanelli con quei pochi valori ricordati dallo
stesso Toscanelli. Sicuramente non mi permetterei di dare giudizi sul
Toscanelli utilizzando le carte e gli studi
del Wagner. Il Wagner andrebbe studiato a parte!
Darei
la precedenza al Miglio Romano. Darei la precedenza ai 26 settori da 250 miglia
davanti a Lisbona.
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