Nella geografia di Claudio Tolomeo si leggono….. una
serie di rimproveri che Tolomeo muove a Marino di Tiro: ..il quale grandemente manca nel far giuste le distanze. Percioche
tutte le linee, le quali hanno da rappresentare circoli, paralleli e meridiani,
egli ha fatte dritte; e similmente quelle dè meridiani ha poste parallele fra
loro, come ancora molt’altri han fatto.
Aggiunge
Gerolamo Ruscelli, l’autore della
traduzione:
L’altra cosa
che in questo capitolo si deve avvertire importantissima è, che in effetto ove
qui Tolomeo
riprende Marino, che avesse detto la lunghezza della Terra, presa dalle
Isole
Fortunate fino all’estremo termine orientale dell’Asia esser di 15 ore e di
gradi
dugento
venticinque, esso Tolomeo per quanto oggi se ne vede, haveva il torto…..
Riassumendo:
L’alessandrino Claudio Tolomeo ci ha ricordato un
altro geografo; del quale si ignora tutto.
Marino
di Tiro e i suoi contemporanei disegnavano carte
geografiche con i meridiani e i paralleli tutti uguali, dritti e paralleli tra
di loro mentre la distanza, dalle Canarie (Isole Fortunate) alla fine dell’Asia,
era stata calcolata in 225°. Tolomeo ci ha insegnato come si disegnava un
emisfero di 180° della sfera terrestre. Ci ha lasciato le coordinate
geografiche di innumerevoli località. Ognuno doveva essere in grado di
disegnarsi, da solo, la sua carta.
Opera
meritoria. Peccato: erano solo 180°. Era un solo emisfero. Cosa c’era negli
altri 180 gradi?
Perfetto.
180° di terre tolemaiche. 45° del Catai di M.Polo. Restavano 135° di Oceano con
qualche isola. La sfera terrestre era stata completata nei suoi 360°. Arrivò un
tale Amerigo Vespucci, fiorentino, che fece notare che, a occidente
dell’Europa, c’era un Nuovo Continente. Non c’era il Catai. Uomini e animali e
flora erano completamente diversi dalla descrizione di M.Polo. Aveva scoperto
l’America. In quei 135° di Oceano cominciò a prendere forma il Nuovo Mondo;
piano piano.
Carta Antidiluviana… che
raffigurerebbe la mitica Beringia…. quando l’Alaska era unita alla Siberia…..
Quando
si arriva a questi livelli …. bisogna intervenire!
La
letteratura moderna riporta queste carte antidiluviane. C’è di peggio.
Questa
carta (la prossima … che è stata restaurata), è di Angelino Dulcert,
mostra
a quali livelli si può arrivare. La carta è del 1338 ed il Papa era ad
Avignone. Se si osserva bene si noterà una bella Chiesa in quel di Roma.
Immaginate questa carta prima del restauro. A Roma c’era un fiordo …
antidiluviano. Qui mi fermo sulle carte
antidiluviane.
Veniamo
adesso alla corrispondenza tra Toscanelli e Colombo.
Francesco Costantino Marmocchi
A
Cristoforo Colombo, Paolo fisico salute! Io veggo il nobile e grande desiderio
tuo di voler passar là dove nascono gli aromati: onde, in risposta di una tua lettera, ti mando la copia di un'altra lettera, che poco fa io scrissi ad un mio amico,
confidente del serenissimo re di Portogallo, in risposta di un' altra, che, per
commissione di sua altezza, egli mi scrisse sopra detto caso. E li mando
un'altra carta nautica , simile a quella che io mandai a lui, per la quale resteranno
sodisfatte le tue dimando .
La
copia di quella mia lettera è questa .
A
Fernando Martinez, canonico di Lisbona, Paolo fisico salute!
Molto
mi place Intendere la dimestichezza , che tu hai col tuo serenissimo e
magnificentissimo re: e quantunque molte altre volte io abbia ragionato del
brevissimo cammino che è, per la via del mare, di qua alleIndie,dove nascono le
spezierie, (il quale lo tengo più breve di quel che voi fate per Guinea, tu mi
dici, che sua altezza vorrebbe ora da me alcuna dichiarazione, o dimostrazione acciocchè
s' intenda, come si possa prendere detto cammino. Laonde , comecchè io sappia
di poter ciò mostrarle colla sfera In mano, e farle vedere come sta il mondo,
nondimeno ho deliberato, per più facilità e per maggiore intelligenza,
dimostrar detto cammino per una carta, simile a quelle che si fanno per
navigare. E così la mando a sua maestà fatta e disegnata di mia mano ; nella
quale è dipinto tutto il fine del ponente, incominciando dall' Irlanda e
procedendo ad austro fino in fondo alla Guinea,con le isole che sorgono in
tutto questo tratto, di fronte alle quali, diritto per ponente, giace dipinto
il principio dell' Indie, colle Isole e luoghi dove potete andare, e quanto dal
polo artico vi potete discostare inverso la linea equinoziale , e per quanto spazio, cioè dopo quante leghe
di cammino, potete giungere a quei luoghi fertilissimi d'ogni sorta di
spezieria, e di gemme e pietre preziose. E non abbiate a maraviglia se chiamo
ponente il paese ove nasce la spezieria, la quale comunemente dicesi che nasce
in levante: perciocché coloro che navigheranno al ponente sempre troveranno detti
luoghi in ponente; e quelli che andranno per terra a levante sempre troveranno
detti luoghi in levante. Le linee rette, che In detta carta procedono per
lungo, dimostrano la distanza che è da ponente a levante: le altre che sono per
obliquo, dimostrano la distanza che è dalla tramontana al mezzogiorno. Ancora
io in detta carta dipinsi molti luoghi nelle parti dell' India, dove si
potrebbe andare avvenendo alcun caso di fortuna o di venti contrari, o
qualunque altro inaspettato accidente.
Ed
appresso, per darvi piena informazione di tutti quel luoghi, i quali desiderate
molto conoscere, sappiate: che in tutte quelle isole non abitano ne praticano
altri che mercatanti; avvertendovi esser quivi compresi gran quantità di navi e
di marinari, con mercatanzie, come in ogni altra parte del mondo, specialmente
in un porto nobilissimo chiamato Zaiton, dove ogni anno caricano di pepe e
discaricano cento navi grosse, oltre alle molte altre navi che caricano altre spezierie.
Questo paese è popolatissimo: e molte
provincia e molti regni e città senza numero, sono sotto il dominio di un
principe chiamato il Gran Cane, onde il nome vuol dire re dei re, la residenza
del quale, la maggior parte del tempo, è nella provincia del Cataio. I suoi
antecessori desiderarono molto aver pratica ed amicizia con cristiani, e, sono
dugento anni, mandarono ambasciatori al sommo Pontefice, supplicandolo, che
loro inviasse savi e dottori capaci d'insegnare la nostra fede: ma per gl'impedimenti
che detti ambasciatori ebbero tornarono indietro senza arrivare a Roma.
Ed
ancora a papa Eugenio IV venne un ambasciatore, il quale gli raccontò la
grand'amicizia che quei principi ed i loro popoli hanno pei cristiani: ed io
parlai lungamente con lui di molte cose, e delle grandezze delle fabbriche
regali, e della magnitudine dei fiumi in larghezza e lunghezza : ed ei molte
cose mi disse maravigliose, della moltitudine delle città e luoghi che son
fondati sulle rive loro ; e che sopra un fiume solamente si trovano edificate
dugento città, con ponti di marmo molto larghi e lunghi, e di molte colonne
adornati. Questo paese è degno tanto, quanto ogni altro che si abbia trovato; e
non solamente vi si può far grandissimi guadagni e rinvenir molte cose ricche,
ma oro ancora ed argento e pietre preziose, ed ogni sorta di spezieria in
grande quantità, della quale mai non si porta in queste nostre contrade. Ed è
il vero, che molti uomini dotti, filosofi , astrologi ed altri
grandi savi in tane le arti, e di grande ingegno, governano quella immensa
provincia ed ordinanole battaglie.
Dalla città di Lisbona, dritto inverso
ponente , sono in detta carta ventisei spazi,ciascuno de'quali contiene dugento
e cinquanta miglia,fino alla nobilissima e grande città di Quisai; la quale
gira cento miglia, che sono trentacinque leghe, ed ha dieci ponti di pietra
marmorea. Il nome di questa città significa abitazione celeste, e di essa si
narrano cose maravigliose intorno alla grandezza degli ingegni, e alle
fabbriche e alle rendite. Questo spazio è quasi la terza parte della sfera. Giace
questa città nella provincia di Mango, vicina alla provincia del Cataio, nella
quale sta la maggior parte del tempo il re. E dall'isola d'Antilia, della quale
avete notizia e- chiamate di Sette . Città, infino
alla nobilissima isola di Cipango, sono dieci spazi, che fanno due mila e
cinquecento miglia, cioè dugento e venticinque leghe: la quale isola è
feracissima d'oro, di perle e di pietre preziose. E sappiate, che con piastre
d'oro fino cuoprono i templi e le case regali in quell’ isola ; di modo tale
che, per non esserne conosciuto il cammino, tutte queste cose rimangono
nascoste e coperte, quantunque ad essa si possa andare sicuramente. Molte altre
cose potrei dire; ma come io ti ho già parlato anche a bocca, e conosco che sei
prudente e di buon giudizio, mi rendo certo che non ti resta cosa alcuna da
intendere, e però non sarò più lungo.
E
questo sia per sodisfazione delle tue richieste, quanto la brevità del tempo e
le mie occupazioni mi hanno concesso. E cosi io resto prontissimo a soddisfare
e compiutamente servire sua altezza in tutto quello che i mi comanderà .
Da Firenze, addì 25 giugno dell'anno 1474.»
E adesso vai a mettere i 26 settori da
250 miglia romane nei 135° di Oceano.
A questo punto hanno avuto origine le
mitiche carte del Toscanelli.
Ci avete capito poco? Non siete i soli.
Noi abbiamo due dati fondamentali sui quali riflettere.
1° - i 225 gradi di Marino di Tiro
2° - i 26 settori di meridiano da 250
miglia romane ricordati dal Toscanelli.
Per far combaciare questi due valori ….
… ho dovuto operare come spiegato negli articoli precedenti.
Ai tempi di Marino di Tiro si
disegnavano carte con i meridiani e i paralleli tutti dritti e uguali tra di
loro (griglia di quadrati). La grande svista si è avuta quando questa griglia
di quadrati è stata stimata da 10 e 5 gradi. Marino di Tiro ha visto 22,5
settori di meridiano che ha stimato da 10 gradi. In realtà erano 22,5 settori
da 9 gradi. Oppure erano 45 settori da 4,5 gradi.
A questo punto si capiscono i 26 settori da 250 miglia ricordati
dal Toscanelli. 26 settori su 80.
Rolando Berretta
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