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mercoledì 16 aprile 2014

IL NURAGHE ORGONO DI GHILARZA





Il nuraghe Orgono si trova a circa 2 chilometri di distanza dal centro del paese di Ghilarza (OR) ed è raggiungibile dalla strada statale 131 DCN all’altezza del sesto chilometro.

Esso è un esempio di un nuraghe a corridoio allargato.


Nell’ingresso manca il corridoio di accesso: quello che sembrerebbe l’ingresso risulta infatti arretrato rispetto a quanto sopravvive del muro perimetrale più ampio. L’accesso alla camera era introdotto anticamente da due successivi ingressi con vano trasversale intermedio








Superato l’architrave, gli stipiti interni si allargano sensibilmente, mentre il soffitto s’innalza bruscamente per dare luogo alla grande e inusitata copertura che appare come la forma risultato di due fatti costruttivi: l’alto incontro delle pareti lunghe aggettanti e la copertura ad ogiva.


Nella camera si affacciano due grandi nicchie, alte e della stessa forma sub-quadrangolare, una per parte sfalsate:
Quella di sinistra appare sollevata di circa 50 cm dal suolo per una sorta di bancone, in tutta evidenza ben successivo all’impianto originale.


La seconda, a destra, mostra sul fondo una sorta di budello o pertugio-feritoia, che attraversa lo spesso muro nel “cuore” dell’ambiente.



Al fondo della camera si apre un’apertura relativamente bassa e attraverso questa si accede ad un deambulatorio di raccordo, profondo m. 2,5.


Da qui, dopo uno sviluppo a gomito, prende avvio una lunga rampa intermuraria ascendente, fornita di gradini eterogenei, e attraverso essa, dopo 11 metri si accede al piano rialzato.



Giunti alla sommità l'architettura è riconducibile a quelle dei nuraghes a sviluppo verticale. La torretta all’esterno presenta i paramenti murari realizzati in blocchi più regolari, disposti a filari, dalle dimensioni ben più contenute.
L’andito di raccordo, oggi poco leggibile, sicuramente doveva ancora continuare direttamente al terrazzo.


Esternamente presenta una particolare porta sopraelevata sul lato nord/nord-est che immette in un corridoio a L; gli studiosi hanno fornito diverse interpretazioni circa la sua funzione, tra queste ricordiamo quella che ritiene si trattasse di un accesso murato in antico e quella ipotizzata da Massimo Pittau, che la identifica come una nicchia impiegata per l'esposizione di un'idolo nuragico.




Fabrizio e Giovanna

Notizie tratte da:
Massimo Pittau, La Sardegna nuragica
Giacobbe Manca, Il nuragico arcaico e il nuraghe Orgono 

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