Portello con cornice e architrave presente nella Tomba XX BIS |
TOMBA III
Fu esplorata dal Taramelli nel 1904.
Ha proporzioni monumentali, il dromos di accesso con i suoi 10,60 m è il più lungo della necropoli.
Mentre si attraversa il lungo corridoio che porta al padiglione, è possibile accedere sulla destra a due cellette e ad una nicchia.
Attraverso il padiglione ci si immette nella grande cella quadrangolare disposta a T, sulle cui pareti sono presenti dei portelli relativi a sei celle secondarie disposte a raggiera.
TOMBA XX BIS
Fu scavata dal Taramelli nel 1907 e nel 1994 fu sottoposta ad un'opera di restauro con l'integrazione delle pareti della cella maggiore e la risistemazione delle colonne e del piano del corridoio.
Si accede, tramite una monumentale gradinata, ad un ampio e alto padiglione, che a sua volta immette, attraverso un portello, nella grande cella principale a pianta trapezoidale disposta a T.
Il soffitto della cella era originariamente sorretto da due pilastri, uno dei quali ha delle protomi taurine scolpite.
Intorno alla grande cella si aprono quattro celle secondarie, i bellissimi portelli sono circondati di cornici e sovrastati da architravi.
Fabrizio e Giovanna
Notizie tratte da:
Giovanni Maria Demartis, La necropoli di Anghelu Ruju
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