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mercoledì 21 settembre 2011

Platone - Πλάτων - (Atene 428-347 a.C.)




Filosofo greco, viaggiò molto e si recò, tra l'altro, in Egitto.
Nel corso della sua vita conobbe Euclide.
Autore di numerosi "Dialoghi" tra cui la Repubblica, Timeo, Crizia, Fedro, Leggi...
Discepolo di Socrate, conobbe Aristotele.
Nel Timeo parla di Atlantide, attribuendo a Solone un racconto sulla mitica civiltà scomparsa...
Racconto proveniente dall'Egitto... da un sacerdote del tempio di Neith (Atena) della città di Sais:
".. fu una volta, o Solone, prima della grande distruzione per mezzo delle acque (il diluvio universale?), quella che ora è la città degli ateniesiuna città prestantissima, e per la guerra e per tutte le altre cose ben ordinata più che alcun altra, per opera della quale si dice abbiano avuto luogo le più belle imprese e i più belli ordinamenti di quanti mai sotto il cielo ci sia stata trasmessa notizia.
Or come udì queste cose Solone, disse di essersene meravigliato, e di averci messo ogni buon volere, pregando i sacerdoti che gli raccontassero ordinatamente per filo e per segno tutto ciò che sapevano dei suoi antichi concittadini.
E il sacerdote gli rispose: Non c'è ragione di rifiutartelo, o Solone,; e per amor tuo e della città tua parlerò, e sopra tutto anche per rispetto della Dea che possedette, nutrì e allevò la citta vostra e la nostra, anzi la vostra mille anni prima, ricevendo il seme di voi dalla Terra e da Efesto, e la nostra posteriormente. E di questa fondazione nostra nelle sacre scritture è scritto il numero di ottomila anni. Pertanto dei tuoi concittadini, che sono stati novemila anni fa, ti esporrò brevemente e le leggi e delle opere loro quella che fu la più bella; [..] Molte grandi opere pertanto della città vostra quì trascritte si ammirano, ma a tutte una va di sopra per grandezza e per valore; perocchè dice lo scritto di una immensa potenzacui la vostra città pose termine, la quale violentemente avea invaso insieme l'Europa tutta e l'Asia, venendo di fuori dal mare Atlantico. Infatti allora per quel mare là si poteva passare, perchè innanzi a quella foce stretta che si chiama, come dite voi, colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa chi procedeva trovava allora un valico alle altre isole, e dalle isole a tutto il continente dall'altra parte intorno a quel mare là [..] Ora in questa isola Atlantide era sorto un grande e mirabile impero, il quale la dominava tutta quanta con molte altre isole e alcune parti pure del continente. Ed oltre di ciò anche delle regioni da questa parte del mare interno signoreggiavano sulla Libia fin verso l'Egitto e sull'Europa fino all'Etruria. Or tutta questa forza raccolta in uno tentò una volta con un impeto solo di soggiogare e i luoghi vostri ed i nostri e quanti altri sono di qua dello stretto. E fu allora, o Solone, che la potenza della città vostra diventò illustre presso tutti gli uomini e per valore e per vigoria. Perocchè avendo la preminenza su tutti per forza d'animo e per ogni arte di guerra, parte da sola per necessità, quando gli altri la abbandonarono, dopo esser giunta agli estremi pericoli, riuscì a trionfare degli invasori e ad innalzarne trofei; e coloro che non erano ancora stati soggiogati impedì che si soggiogassero, e gli altri, quanti abitiamo di quà dai confini di Ercole, tutti generosamente liberò.
In tempi posteriori per altro, essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere del giorno e d'una brutta notte, quando v'era presso di voi atto a combattere, tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. Per questo anche adesso quel mare là è diventato impraticabile e inesplorabile, essendo d'impedimento il fango dei bassi fondi che l'isola sommersa produsse."
Vi invito a leggere voi stessi il Timeo...
troverete anche tante altre cose d'interesse...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

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