Abbiamo
visto la celebre carta veneziana del 1484
Abbiamo
visto come è associata alla Rosa dei Venti a 24 direzioni. Abbiamo
visto la particolarità dello sviluppo completo dello schema a 24
direzioni e come si presenta con le moderne proiezioni.
Abbiamo
visto cosa succede se impostiamo la cornice principale su una griglia
da 10
unità
per lato.
Invece
dei 5 gradi impostati ne otteniamo 4,5 a unità.
Andiamo
all’anno 1.260 circa. Compare il PRIMO Portolano. Ci accorgiamo
di una cosa curiosa.
La
Rosa dei Venti, della prima carta del Mediterraneo, è a 16 o 32
direzioni, non a 12 o 24 come la Veneziana. Riflettiamo: abbiamo
visto l’utilità dello schema a 24 direzioni; è modernissimo.
I Romani,
quelli antichi, erano praticoni. Sapevano che si poteva tracciare un
cerchio e, con lo stesso raggio del compasso, si poteva scomporre la
circonferenza in 6 parti. Alle elementari abbiamo tracciato, tutti,
le mitiche 3 foglie; poi siamo passati a 6. Abbiamo realizzato la
classica stella a sei punte. Passare, con poche linee, a 12 o 24
parti non presenta nessuna difficoltà. Le difficoltà nascono
dovendo operare, senza compasso, su di una cornice composta da 10
settori per lato. Questa è stata una vera trappola. Restiamo alla
cornice di 10 settori per lato e osserviamo come hanno impostato la
schema nella Pisana, il primo Compasso da Navegare o il Primo
Portolano. Hanno tracciato il quadrato da 10, lo hanno girato a rombo
e il tutto è stato inserito in un quadrato da 14 unità per lato.
Hanno ottenuto 8 parti di circonferenza portati a 16 con estrema
semplicità.
Gerardo
Mercatore ci ha proposto la spiegazione di questo schema a 16
direzioni che, con la sua Proiezione, non c’entra assolutamente
nulla. Da tutto ciò si capisce che sono partiti da un quadrato
misurante 10 unità per lato.
Questa
è la loro griglia. Siamo nel 1260.
E’
(ri)nata la cartografia su un quadrato da 10 unità, girato a rombo,
all’interno di un quadrato da 14 unità. E’ il periodo delle
prime bussole (in gergo: aghi dei marinai).
E’
il periodo che il genovese Pietro Vesconte ci ripropone le prime
carte.
A questo
punto mi sono chiesto:
Sapevano
cartografare o hanno trovato qualche vecchio archivio? Dove avranno
frugato i Pisani?
Nella
carta di Pietro Vesconte è riportata una SCALA che conta settori da
5. 5 cosa?
Misura
10 gradi nell’asse nord/sud e 14 sull’asse est/ovest.
Rolando Berretta
Scrive Rolando Berretta. Una nota generale:
RispondiEliminaDisegnate un cerchio inscritto in un quadrato. Disegnate la croce centrale e la croce sulle diagonali. Vi ritrovate con il cerchio diviso in otto parti. Con la stessa apertura di compasso mettete il compasso su ognuno di questi otto punti e segnate i punti che attraversano la circonferenza. Vi ritrovate con la circonferenza divisa in 24 parti precise. Semplicissimo.