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venerdì 22 marzo 2013

Meridiano 0 sul Gennargentu II PARTE



Pubblichiamo la seconda parte dell’articolo scritto da Rolando Berretta ringraziandolo nuovamente per il contributo.

Questa materia ha una particolarità: non è studiata da nessun Organismo Ufficiale. Tutti ne parlano a livello personale. Chi scrive, dopo tanti anni, ha capito che i COMPASSI non c’entrano assolutamente nulla; meglio i settori o quadratini. Basta entrare nell’idea che a un giro di compasso corrisponde un quadrato ideale sulla circonferenza. Basta studiare come si incastrano tra loro i vari quadrati ed il gioco è fatto. CUM PASSUM DA NAVEGARE si traduce con DISTANZE per la NAVIGAZIONE: i compassi bucano la charta.
Ci eravamo lasciati con uno schema di 80 x40 settori (ideale) ma avevo fatto notare che c’era qualcosa di diverso tra questo schema e l’Atlante Castiglioni che l’utilizza. Allego un’immagine a dimostrazione.
                                   

Nella Castiglioni si notano 5 settori tra l’Equatore e il Tropico. 9 settori tra i Tropici e i Circoli Polari. Come dire che tra l’Equatore e i Circoli Polari ci sono 14 settori. Se si hanno le idee chiare riguardo l’inclinazione della Terra (e l’avevano) si sa che la distanza tra il Polo e il Circolo Polare e identica alla distanza che c’è tra l’Equatore e il Tropico. La terra è una SFERA; non si può sbagliare. Quant’è la distanza tra l’Equatore e il Tropico? cinque settori. Quant’è la distanza tra l’Equatore e i C.Polari? quattordici settori. Perfetto. Basta sommare ai 14 settori i 5 che dovrebbero essere, anche, i rimanenti settori tra i C.Polari e i Poli. Ottengo un totale di 19 (diciannove) settori tra Equatore e Polo. 19 settori corrispondono a 90 gradi. Allora 38 settori (19+19) corrispondono a 180° e 76 settori (38+38) corrispondono a 360°. A questo punto si cerca il primo meridiano fondamentale, la mitica Raya, e si piantano le due Bandiere. Poi, a 38 settori a est si pianta la bandierina del Portogallo. A 38 settori a ovest si pianta la bandierina della Castiglia. Hanno trovato anche l’antimeridiano e si sono spartiti il mondo. Poi, con tanta pazienza, hanno messo i singoli gradi. Oggi, con il senno del poi, posso affermare che il C.Polare messo a 9 (nove) settori dal Tropico ha tutt’altra origine.  
                     


Nella parte superiore dell’immagine, a sinistra, c’è lo schema (griglia) della Castiglioni. Sulla destra, a parità di settori, a parità di Equatore, di Tropici e C.Polari c’è un diverso Polo che cade a tre (3) settori dai Circoli Polari. Tra Polo e Polo ci sono 34 settori. Su di una griglia di 34 x 34 settori si ottiene un giro di compasso da 26 (ventisei unità). Quello è lo Schema Base. Con questo schema si spiega tutta la cartografia antica. La prima notevole differenza che si nota è che tutta la griglia di quadratini è orientata (centrata) su Alessandria d’Egitto. Nella parte inferiore dell’immagine c’è tutta l’Antica Cartografia. Possiamo capire quanto affermato da Marino di Tiro. Possiamo capire tutti i loro meridiani principali e le loro distanze. Se togliamo il Continente Americano e stiriamo le terre, tanto da portare l’Asia di fronte all’Europa, possiamo capirLi.
Nessuno era in grado di andare in giro per il mondo e cartografare interi continenti. Questa è una favola. L’emisfero australe poi… sorvoliamo. Posso affermare che i nostri antenati ci hanno lasciato delle carte e gli strumenti per assemblarle. Magari ci ritroviamo con terre sbagliate di 180°. Terre completamente fuori scala. Si trovano le isole giapponesi scambiate con le Grandi Antille. Pezzi dell’Australia formeranno la grande isola della Vera Crux (il mitico Nuovo Mondo). Per iniziare questa ricerca, però, bisogna partire dalla terza immagine.

                    

Siamo di fronte ad una moderna Proiezione Omalografica discontinua (spero di non sbagliare). Da questa proiezione si ricavano la griglia dei quadratini, l’Equatore, i Tropici, i  C.Polari e Poli. Da qui possiamo passare all’analisi delle carte in formato ridotto nelle scale diverse. Da qui si capirà chi erano i Veri Cartografi e chi sapeva, solo, disegnare (copiando malamente). Tutto questo è vero ma…. è tanto, tanto, noioso. Bisogna cominciare a disegnare quella ragnatela di linee per capirli.

Rolando Berretta

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