Credo
che, per capire quanto fosse stato furbo Gerardo Mercatore, bisognerebbe
conoscere BENE sia la Cartografia Portolana e sia la Storia della matematica.
Per la cartografia portolana non ci sono problemi. Prendiamo il classico schema
RoBer, a base 34 con Primario da 26 e Secondario da 13.
Questa
volta lo presentiamo doppio. Ne ho affiancati due ( 2) nel seguente modo:
E’ stato inserito anche l’Organum Directorium schematizzato; solo l’essenziale.
Per
capire il suo utilizzo ho completato anche il giro di compasso da 34 unità;
schema utilizzato da Giovanni Vespucci nel suo Atlante conservato a Torino.
I
due schemi sono stati affiancati facendo coincidere la parte inferiore dello
schema di sinistra con il Tropico del Capricorno di quello di destra. I due
schemi sono sovrapponibili come dimensioni.
Partendo
dallo schema di destra ho prolungato la Linea dell’Equatore e, dopo 5 (cinque)
unità, ho prolungato la linea del Tropico del Cancro
Sullo
schema di sinistra ho utilizzato, anche, lo schema del Secondario da 13 unità
partendo dal centro. Sulla linea che attraversa il centro di questo schema
secondario, in orizzontale, ho scritto 50° nord. Poi ho segnato i 60°, 70° e il
Circolo Polare sempre sulle linee orizzontali che attraversano le bussole
minori (nodi o incroci) di detto secondario. Alla fine dell’Organum Directorium
ho segnato 75°.
A
questo punto si fanno le verifiche… con la proiezione cilindrica del Mercatore.
Ho
utilizzato la proiezione ovale di Ortelius (non quella del Mercatore) per le
verifiche.
Basta
dare uno sguardo all’America del Sud dell’ovale del Mercatore e poi a quella di
Ortelius che troverete, sempre in piccolo, nell’immagine successiva: Ortelius è
più preciso.
Ho
sezionato la zona compresa tra i due Tropici (di Ortelius) e l’ho stirata fino
a farla combaciare con quella dello schema di sinistra. Combaciano
perfettamente, anche, il 10° e il 20° parallelo.
Poi
ho sezionato la zona compresa tra il Tropico del Cancro e il 50° parallelo;
l’ho stirata e ho fatto
le
veriche. Il 30° parallelo coincide con la scala dell’Organum Directorium. Il
40° è completamente sballato. Mercatore e Ortelius lo fanno passare sulle
Bocche di Bonifacio, più verso la Corsica.
In
questi anni stanno correggendo l’inclinazione del Mediterraneo. La “Quarta di
Vento” che aveva segnalato Colombo è un lontano ricordo. Il nord geografico del
Mediterraneo è ben allineato con quello dei vari continenti. Grazie a Tolomeo
sono riusciti a allineare il 30° parallelo. Alessandria è ben allineata. Il 40°,
quello che passa sul Gennargentu, nella proiezione del Mercatore non va bene
assolutamente.
Secondo
il mio punto di vista non è normale che un Autore disegni il 40° e ignori quali terre attraversi. E’ la fascia
che attraversa la Penisola Iberica e quella Italiana. In questa fascia operano
i Cartografi del periodo.
Tutto
questo per confutare anche l’affermazione di Carl B. Boyer ( Storia della
matematica- Saggi- Oscar Mondadori… ristampa del 2010) . Carl B. Boyer afferma che il Mercatore ha
calcolato la sua proiezione in maniera empirica. Credo che si sia appoggiato
sugli schemi portolani.
( Piccoli trucchi da tipografo. In quel periodo si usano
specchi, lenti e fori nelle pareti.. per disegnare.).
Datosi
che Mercatore ha sempre trascurato la cartografia portolana, preferendo quella
degli schemi di ispirazione tolemaica, qualcosa
non torna sull’autore dell’Organum Directorium.
Chi
è interessato alla parte matematica può seguire il lavoro di DURER, MAUROLICO e
COMMANDINO. Sono gli anni che vedono operare il matematico francese Francois
Viète.
Tutto
il sapere matematico degli “Antichi” è ora disponibile. Dal 1570 al 1590 c’è la
svolta: inizia il sorpasso. Si mette a
punto anche la Tangente.
Chi
misura Mercatore con la nuova matematica commette un errore. Tutti quei calcoli
complicati non vanno bene. Mercatore si è appoggiato sullo schema portolano; il
mitico schema RoBer a base 34 con giro di compasso primario da 26 e secondario
da 13. Come dire che, con un solo schema, si possono leggere tutte le loro
carte; Mercatore compreso.
Per me,
solo per me, l’Organum Directorium serviva per cambiare le SCALE negli schemi
portolani.
Posso
partire dal giro di compasso (da 34) di Giovanni Vespucci e arrivare fino alla
carta di Grazioso Benincasa trovando la stessa proporzione del Mediterraneo
sugli stessi quadretti.
Nell’immagine
seguente:
si
evidenzia come sono stati tracciati i paralleli della proiezione di Mercatore.
Termino
con un’ultima immagine. Cerco di far vedere cosa nasconde il mitico Organum
Directorium. Cercate di vedere la posizione di Alessandria d’Egitto.
Possiamo
chiudere con Mercatore?
Rolando
Berretta.
Nessun commento:
Posta un commento